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15/8/2001

"Free Willy" ultime speranze per quest'anno

 

 

(HEIMAEY - Iceland) - Mancano poche settimane al periodo in cui le Orche che in questi giorni nuotano in Islanda inizino la migrazione. Sfumeranno così, almeno per quest'anno, le speranze che Keiko, l'Orca protagonista del film "Free Willy", possa ricominciare a vivere con i propri simili (probabilmente solo essendo accettata dai suoi simili potrebbe sopravvivere alla vita in oceano aperto). In verità alcuni esperti dubitano persino che Keiko riuscirà mai a tornare alla vita selvaggia, essendosi ormai completamente abituata alla vita in cattività e al contatto con l'uomo a causa della lunga cattività (20 anni). Il progetto per la liberazione di Keiko è già costato dal 1990 circa 40 miliardi di lire (per lo più sborsati da privati ed associazioni) ed a molti sembra uno spreco, in quanto ciò che si è speso e si spenderà per un singolo animale avrebbe forse potuto salvarne molti altri. I numerosissimi tentativi con i quali si è cercato di mettere in contatto Keiko e le Orche, al largo della baia nella quale la famosa Orca vive, hanno dato buoni risultati, poiché gli animali hanno giocato inseguendosi a lungo, però inesorabilmente allorquando le imbarcazioni dei biologi rientravano alla base Keiko le seguiva verso quella che considera evidentemente casa propria. Il pessimismo che serpeggia tra i biologi della Ocean Futures Society non basta a farli desistere; essi sono comunque certi che in mare aperto o in cattività Keiko avrà sempre una casa ed amici con cui vivere.

 

11/8/2001

Nuove norme sulla navigazione per salvare le balene

 

(USA) - L'IFAW (International Fund for Animal Welfare) ha comunicato che lo Ship Strike Committee ha pubblicato un rapporto che detta nuove norme sulla navigazioni delle navi mercantili nel nord Atlantico; norme tese a salvaguardare le balene ed in particolare le Balene Franche dal rischio di collisioni con le grandi navi a causa delle quali ogni anno muoiono molti cetacei (le balene franche boreali rischiano l'estinzione, ne sopravvivono infatti circa 300 in tutto il mondo). I dettami da seguire richiedono l'aggiramento delle zone in cui sono state individuate delle balene e comunque la riduzione della velocità nei luoghi che costituiscono il loro habitat con l'individuazione di rotte obbligatorie.

 

6/8/2001

Spiaggiamento fonte di cibo

 

 

(LAGOS - Nigeria) - Lo spiaggiamento di una balenottera azzurra è divenuta una inaspettata fonte di cibo per la popolazione dei sobborghi della più grande città della Nigeria (13 milioni di abitanti). Ai reporters giunti sul luogo si è presentato uno spettacolo particolare; la balena morta era adagiata sulla battigia e decine di persone con bastoni ed altri arnesi stavano estraendo pezzi di grassa carne dell'animale. Si era organizzato addirittura un mercato di biglietti da pagare per poter guardare e per la carne prelevata. Si pensa che la balena sia giunta sulla spiaggia già morta. Per quanto lo spiaggiamento di un cetaceo sia sempre fonte di dolore, occorre dire che in questo caso esso è servito ad alimentare molte persone che versano in un terribile stato di povertà.

 

6/8/2001

Spiaggiamento drammatico

 

 

(JOHANNESBURG - South Africa) - Una Megattera di 10 metri spiaggatasi domenica sarà probabilmente uccisa oggi, dopo il fallimento dei tentativi di trainarla al largo da parte di volontari (a causa del mare mosso). Lo ha detto Sandy Thackeray la portavoce del Bayworld oceanarium della città costiera di Port Elizabeth. La balena del peso stimato di 22 tonnellate è troppo grande per essere uccisa con una iniezione si pensa quindi di ucciderla con dell'esplosivo inseritole all'interno. Per quanto cruento questo tipo di morte "serve per sottrarla alle sue sofferenze" ha detto la portavoce.

 
 
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